lunedì 20 ottobre 2008

25 Colombo la inventò, Vespucci le diede un nome

Ho detto che Colombo inventò l'America. Per la verità Colombo inventò la possibilità di raggiungere le Indie andando a ovest anziché a est. E, messosi per strada, incontrò l’America. Non ebbe nemmeno la precisa idea di avere inventato un continente. Anche in questo alcune caratteristiche dell’epistemologia della complessità si ritrovano nella storia simbolica di Cristoforo: mettersi per strada con gli occhi bene aperti, con un’idea del cammino, ma sapendo che “il cammino si fa camminando” (Machado); mettersi per strada disposti a cogliere le biforcazioni possibili del nostro cammino. E portare le scoperte ad altri, magari a un Amerigo Vespucci che, venendo dopo e avvantaggiandosi della scoperta di Colombo, sarà in grado di dare un nome alla nuova realtà.

domenica 5 ottobre 2008

24 bis

Ho parlato un po’ di queste cose con un amico qualche giorno fa. Ecco cosa mi scrive.
Caro Mario,
come accennato ieri considera la seguente applicazione matematica:
Xs = A che moltiplica Xi (1-Xi)
dove A = costante, Xi = numero compreso tra 0 e 1
Una volta calcolato Xs, metti Xs al posto di Xi e ripeti la procedura fino ad ottenere una sequenza di Xs.
Es.: A = 2,4 Xi = 0,1 il risultato è Xs = 0,216
ripetendo la procedura con Xi = 0,216 si trova il nuovo Xs = 0,406
e così via...
Adesso ripeti lo stesso processo utilizzando oltre A = 2,4 anche A = 3,4 e poi A = 3,99 e porta in un grafico avente per ordinate Xs e per ascisse il numero delle operazioni e vedrai una cosa stupefacente: la stessa semplicissima applicazione con tre costanti vicine tra loro genera tre successioni di risultati rispettivamente costanti, periodici, caotici.
Morale per me è difficile attribuire questa circostanza al modo di funzionare del cervello umano e non ad una proprietà assoluta, universale, insita nell'applicazione ed indipendente dall'esistenza del genere umano.
Luigi