domenica 5 ottobre 2008

24 bis

Ho parlato un po’ di queste cose con un amico qualche giorno fa. Ecco cosa mi scrive.
Caro Mario,
come accennato ieri considera la seguente applicazione matematica:
Xs = A che moltiplica Xi (1-Xi)
dove A = costante, Xi = numero compreso tra 0 e 1
Una volta calcolato Xs, metti Xs al posto di Xi e ripeti la procedura fino ad ottenere una sequenza di Xs.
Es.: A = 2,4 Xi = 0,1 il risultato è Xs = 0,216
ripetendo la procedura con Xi = 0,216 si trova il nuovo Xs = 0,406
e così via...
Adesso ripeti lo stesso processo utilizzando oltre A = 2,4 anche A = 3,4 e poi A = 3,99 e porta in un grafico avente per ordinate Xs e per ascisse il numero delle operazioni e vedrai una cosa stupefacente: la stessa semplicissima applicazione con tre costanti vicine tra loro genera tre successioni di risultati rispettivamente costanti, periodici, caotici.
Morale per me è difficile attribuire questa circostanza al modo di funzionare del cervello umano e non ad una proprietà assoluta, universale, insita nell'applicazione ed indipendente dall'esistenza del genere umano.
Luigi

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