Ho parlato un po’ di queste cose con un amico qualche giorno fa. Ecco cosa mi scrive.
Caro Mario,
come accennato ieri considera la seguente applicazione matematica:
Xs = A che moltiplica Xi (1-Xi)
dove A = costante, Xi = numero compreso tra 0 e 1
Una volta calcolato Xs, metti Xs al posto di Xi e ripeti la procedura fino ad ottenere una sequenza di Xs.
Es.: A = 2,4 Xi = 0,1 il risultato è Xs = 0,216
ripetendo la procedura con Xi = 0,216 si trova il nuovo Xs = 0,406
e così via...
Adesso ripeti lo stesso processo utilizzando oltre A = 2,4 anche A = 3,4 e poi A = 3,99 e porta in un grafico avente per ordinate Xs e per ascisse il numero delle operazioni e vedrai una cosa stupefacente: la stessa semplicissima applicazione con tre costanti vicine tra loro genera tre successioni di risultati rispettivamente costanti, periodici, caotici.
Morale per me è difficile attribuire questa circostanza al modo di funzionare del cervello umano e non ad una proprietà assoluta, universale, insita nell'applicazione ed indipendente dall'esistenza del genere umano.
Luigi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento