lunedì 22 dicembre 2008

35 Innovazione e gratuità

All’inizio del XIX secolo, alcuni scienziati si dedicarono a ricercare i modelli matematici che potevano descrivere i… nodi! La loro unica motivazione era la curiosità. Ma un secolo dopo, senza che fosse in alcun modo possibile prevederlo, abbiamo scoperto che i loro modelli sono molto utili per combattere i virus, molti dei quali operano alterando la forma della molecola di DNA inducendo la formazione di una sorta di nodo (K. Devlin, Il gene della matematica, Longanesi, Milano, 2002).
Inutilità.
Gratuità.
Provate a ricercare e scoprire qualcosa per il puro gusto dell’esplorazione.
Per il puro gusto della bellezza (gratis in latino è la contrazione di gratiis, ablativo di gratia, bellezza).
Per il puro gusto del gioco (A. Peretti, Il dubbio di Amleto, il gioco come modo di pensare, sentire, agire, Ed. dell’Orso, Alessandria, 2001).
Mettete “in frigorifero” quella scoperta: la tireremo fuori al momento opportuno in cui si rivelerà utile, remunerativa.
Un’organizzazione dovrebbe avere la forza di investire un po’ delle sue risorse in attività gratuite, inutili. Creare un ufficio che si occupi di ricerca di base. Oppure stabilire che a chiunque nell’organizzazione è riconosciuta una certa percentuale di tempo per la ricerca pura. Pura nel senso che non deve dare conto del perché, del quanto vale. Il perché sta nel divertimento, nella sfida, nella bellezza. Ma ciò che oggi sembra non valere nulla, domani potrebbe essere preziosissimo. Come l’inutile teoria dei nodi.

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