giovedì 15 maggio 2008

16 Vincolo come opportunità

In generale, è il concetto stesso di limitatezza che, in antitesi con la concezione tradizionale, diviene condizione positiva e costruttiva per la nostra conoscenza; parlo del presentarsi di un nuovo valore epistemologico del finito, non più negativo, ma consapevole e quindi costruttivo; è questo un fatto che, come ho già avuto modo di dire, ritengo provenire dalla riflessione del circolo ermeneutico di Heidegger: la consapevolezza dei nostri limiti e dei nostri pre-giudizi è la vera molla per la crescita della nostra conoscenza.
Un primo esempio applicativo di questa concezione costruttivista del limite sta nella rivalutazione che, a partire da Heidegger, fa Gadamer della concezione di pre-giudizio, di cui abbiamo parlato nel post 11: la coscienza dell’inevitabilità dei nostri pregiudizi è il miglior anticorpo contro i totalitarismi, le dittature, gli integralismi.
Un secondo esempio applicativo è rappresentato dal fatto che le nuove metodiche della scienza si stanno orientando alla valorizzazione di ciò che è individuale, locale, idiosincratico, storico e non eterno.

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