venerdì 23 maggio 2008

17 Ancora di vincoli e opportunità

Un terzo esempio applicativo di questa valorizzazione dei limiti è quanto ho già detto nel post 14 a proposito dei confini dei sistemi chiusi; mi sembra interessante fare notare la differenza tra “chiuso” e “isolato”: negli anni sessanta si è insistito molto sull’importanza dell’apertura del sistema rispetto al suo ambiente, in assenza della quale abbiamo sistemi non intelligenti, non in grado di imparare, di rispondere alle sfide ambientali (questo vale per un essere vivente come per un’azienda); tutavia, aperto non è in questo caso il contrario di chiuso, ma di isolato: un sistema intelligente è aperto nel senso di non isolato, ma chiuso nel senso di dotato di una sua identità e suoi confini rispetto all’ambiente, di una sua autonomia;Il vincolo e l’opportunità non sono più due termini in antitesi. Nel vincolo può risiedere la possibilità, come ci fanno notare Ilya Prigogine e Isabelle Stengers parlando delle strutture genetiche degli animali (Prigogine, Stengers, La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza. Eunaudi, Torino, 1981). Senza un codice che limita il mutamento non potremmo avere evoluzione.

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